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27/11/2024

A bordo di Cruise Barcelona: 20 ore di crociera fra Italia e Spagna

I traghetti Cruise Barcelona e Cruise Roma sono le ammiraglie della flotta Grimaldi, costruite per collegare Italia e Spagna offrendo un'esperienza di viaggio simile a quella di una crociera. Effettuano servizio tutto l'anno da Civitavecchia a Barcellona, con partenze giornaliere, con scalo talvolta anche a Porto Torres.
 
Fin dal momento del loro varo, avvenuto nel 2008, si sono distinte per essere le unità di punta per la Compagnia, che ad esse ha sempre riservato attenzioni particolari. Entrambe le navi, infatti, sono state oggetto di un intervento di allungamento e restyling nel 2019, che ha portato la loro lunghezza totale a ben 254 metri, e la capacità di trasporto passeggeri ad oltre 3.000 persone. 
 
Nella stessa occasione, sono state dotate di pacchi di batterie speciali che consentono di fare fronte alle esigenze energetiche di tutta la nave durante le soste in porto, evitando di tenere in moto i generatori diesel. Per questo motivo, entrambi i traghetti, esibiscono con orgoglio sulle loro fiancate la scritta zero emission in port. 
 
Il trasporto passeggeri rappresenta, per Grimaldi Lines, una piccola parte del proprio impegno nel mondo del trasporto marittimo, ma trova la sua massima espressione su questi due traghetti, che sono impegnati su di una linea piuttosto lunga, oltre 300 miglia di mare, talvolta particolarmente impegnativo. Una distanza che viene coperta in circa 20 ore di navigazione, durante le quali la nave ed il proprio equipaggio danno il meglio di sè per intrattenere i passeggeri e rendere l'esperienza a bordo il più piacevole possibile.
 
L'imbarco da Civitavecchia avviene fra un dedalo di corsie ed indicazioni che ci fanno capire quante destinazioni di possono raggiungere partendo dal porto della Capitale: Sardegna, Sicilia, Tunisia, Spagna, e talvolta anche il Marocco. Dopo il check in all'interno di un terminal moderno ed accogliente, ci dirigiamo verso la nave che è già in banchina ed è pronta ad imbarcare.
 
 
L'imbarco dei passeggeri senza veicolo avviene tramite una corsia riservata, che porta all'accesso dedicato della nave dove con una comoda scala mobile si sale fino al ponte 7 dove si trova la reception. Qui chi è ha prenotato la cabina viene subito aiutato a trovarla, perchè la nave è immensa e per prima cosa bisogna orientarsi. Le cabine sono collocate ai ponti 7, 8 e 9, mentre il ponte 10 è interamente dedicato agli spazi comuni interni: bar, ristoranti, saloni.
 
 
E' ora di cena e tutti i servizi di ristorazione sono operativi. A poppa c'è il ristorante à la carte con musica dal vivo, subito prima il self service e, prima ancora, un'ulteriore locale self service specializzato nella preparazione di hamburger. Quest'ultimo si trova nel blocco più nuovo della nave, quello che è stato aggiunto nel 2019 in occasione delle operazioni di allungamento.
 
 
Tre diverse opzioni per cenare, e tutte con una qualità di cibo sorprendentemente buona per essere a bordo di una nave. Il catering, infatti, affidato alla ditta Ligabue, che in altre situazioni non ci aveva particolarmente entusiasmato, qui esprime al meglio la qualità della cucina italiana. I piatti sono invitanti e saporiti, il buffet è ben allestito ed i prezzi, del self service, sono ragionevoli. Il personale, inoltre, è disponibile e propositivo. Un elemento importante.
 
 
E' l'ora di partire, la nave molla gli ormeggi e si allontana dalla banchina. Inizia un lungo viaggio verso Ovest, che durerà quasi un giorno, ma che è sicuramente molto più confortevole ed economico dell'equivalente percorso via terra. La tratta da Civitavecchia a Barcellona rappresenta sicuramente la migliore soluzione di viaggio per chi ha necessità di raggiungere la Spagna in auto, ma è una proposta allettante anche per chi vuole andarci senza: il viaggio per mare è molto più piacevole di un anonimo viaggio in aereo, e soprattutto non pone alcun limite a peso e dimensioni dei bagagli da portare con sè.
 
Ci prepariamo a trascorrere una tranquilla notte di riposo nella nostra cabina. La cosa più bella è che sarà davvero un momento di totale relax, ci possiamo svegliare quando vogliamo e nessuno verrà a disturbarci all'alba per chiedere di liberare la cabina... cosa che invece avviene spesso su linee più brevi quando l'arrivo è previsto di primo mattino.
 
Difficile però resistere alla tentazione di vedere il passaggio dalle Bocche di Bonifacio: uno dei tratti di mare più movimentati del Mediterraneo insieme al nostro Canale d'Otranto. Calcoliamo indicativamente il momento, mettiamo la sveglia, ci proviamo! 
 
Ci svegliamo alle 4 del mattino, ci affacciamo dall'oblò, siamo sul lato sinistro della nave, si vede terra, un faro, delle luci: è la Sardegna, ci siamo. Uscire però è impegnativo, in cabina si dorme troppo bene. Decidiamo di rimanerci, il desiderio di vedere il passaggio nello stretto è stato soddisfatto.
 
 
Superata la Sardegna il mare si agita, c'è onda formata da nord ovest, sarà quasi un paio di metri d'altezza, ma ad una nave come questa fa appena il solletico: fra l'imponenza della sua stazza e l'efficienza degli stabilizzatori il movimento diventa quasi impercettibile. 
 
Ci svegliamo con comodo, ascoltando con piacere gli annunci che ci comunicano che il self service è aperto per la prima colazione. Raggiungiamo il ponte 10, le ampie finestrature sui lati fanno apprezzare la luce del giorno che inonda gli spazi interni della nave. Sul buffet c'è tutto ciò che occorre per una buona prima colazione: cornetti, pane, burro, marmellata, succhi di frutta, spremuta fresca di arancia, e ovviamente caffè, latte, qualche dolce... e anche il salato per chi preferisce iniziare così la giornata.
 
Fra i tavoli c'è un clima rilassato, l'arrivo a Barcellona è previsto nel tardo pomeriggio, c'è ancora tanto tempo da trascorrere a bordo della nave, che alla luce del giorno sembra più ampia e spaziosa, e ha tanti altri spazi da svelare.
 
 
Andiamo a scoprire il ponte esterno per eccellenza, che è l'ultimo, l'undicesimo. Qui siamo nel punto della nave più alto accessibile ai passeggeri, troviamo un ulteriore bar, con diversi spazi per sedersi al ridosso dal vento, e la bella piscina. In seguito all'allungamento della nave anche questo ponte è diventato più grande, ed è stata creato uno spazio dedicato agli animali domestici, a ridosso dell'imponente ciminiera.
 
 
Qui si incontrano gli amanti del sole e della vita da bar, ci sono diverse persone sedute ai tavolini che approfittano dell'occasione per socializzare e scambiarsi notizie sul proprio viaggio. Varie storie di vita, di lavoro, di studio che si incrociano fra di loro, c'è chi prosegue per Madrid, chi rimane a Barcellona, chi è solo all'inizio di un viaggio ben più lungo verso le Canarie.
 
 
Continuando a camminare verso poppa raggiungiamo un punto da cui riusciamo ad avere una visione più ampia della zona dove stiamo navigando. Una delle pecche dei traghetti di moderna concezione, infatti, è la difficoltà di accedere alla prua, o comunque ad uno spazio che consenta di vedere nel senso della navigazione. Siamo ormai abituati ad accontentarci della prospettiva che si ha da poppa, 180° di visuale, non male! Sul ponte inferiore c'è anche una piccola postazione panoramica con delle panchine in legno, un posto che permette di contemplare il mare oltre la scia che lascia la nave.
 
Torniamo all'interno, continuiamo a girare. E' il momento di scoprire gli altri servizi della nave. Passeggiando sul ponte 10, superate le zone dedicate alla ristorazione, incontriamo i negozi di bordo. Sono quasi sempre aperti durante la navigazione e sono anche ben forniti. Offrono tutto ciò che può servire durante un viaggio, come ad esempio abbigliamento, caricabatterie per i cellulari, libri da leggere, colori per bambini, gadgets della Compagnia. Se non altro offrono un piacevole diversivo durante il viaggio.
 
 
Altrettanto piacevole è il centro benessere, uno dei punti di forza di questa nave e della sua gemella Cruise Roma. Un vero e proprio health center che offre sauna, bagno turco, jacuzzi, massaggi e trattamenti estetici, lampade trifacciali e docce solari, a cui si affianca anche una palestra molto ben attrezzata. Un ulteriore modo di interpretare lo spirito di relax che caratterizza questo viaggio dall'Italia verso la Spagna.
 
Nel frattempo è arrivata l'ora di pranzo. Ce lo ricordano gli annunci che, in italiano, spagnolo ed inglese, ci segnalano che sono aperti i ristoranti della nave. Al self service si incontrano buona parte dei passeggeri che sono a bordo, il buffet è invitante ed è difficile resistere alla tentazione di assaggiare almeno uno dei piatti che sono stati preparati.
 
Le coste spagnole intanto si avvicinano, la nave procede spedita a oltre 20 nodi mentre si comincia a pregustare il momento dell'arrivo. Troppo presto per vedere terra, c'è ancora tempo per un riposino in cabina nell'attesa di avvicinarci ancora di più a Barcellona.
 
 
Un annuncio ci avvisa che mancano due ore all'arrivo ed invita i passeggeri a liberare le cabine ed attendere l'arrivo negli spazi comuni. Il punto più bello dove stare è il salone bar di prua, ampio, luminoso ed accogliente, e dove inizia anche la musica dal vivo. Un dolce sottofondo che ci accompagna fino all'arrivo in porto.
 
 
L'avvicinamento al porto di Barcellona ci da un'idea delle dimensioni di questa città e delle infrastrutture di cui dispone. Il porto è davvero grande ed accoglie navi traghetto, navi da crociera e navi da carico, incluse le gigantesche portacontainer. Grimaldi Lines dispone qui del suo terminal, quindi la nave entra all'interno del bacino portuale e, lentamente, raggiunge gli spazi destinati alle unità del gruppo. La manovra non è facile, la nave è immensa e deve mettersi parallela alla banchina e poi affiancarsi, muovendosi lateralmente sfruttando le proprie capacità evolutive e l'abilità del Comandante.
 
 
Una volta ormeggiati si susseguono gli annunci di sbarco, i primi a scendere sono i passeggeri senza veicoli, grazie alla passerella dedicata che consente di sbarcare direttamente dal ponte reception. Così come succede in aeroporto quanto si ha la fortuna di essere collegati al finger. In questo modo si scende direttamente nel terminal, senza passare dal garage della nave. Una bella comodità, prerogativa dei porti meglio attrezzati.
 
Salutiamo la nave, che ci ha portati qui in modo comodo e sicuro, che ora si gode il suo meritato riposo e si prepara a ripartire dopo poche ore. Un'esperienza molto positiva, che ci ha permesso di apprezzare la comodità di questa rotta verso la Spagna, e di scoprire aspetti nuovi della Compagnia Grimaldi Lines, di cui finora avevamo conosciuto solo le navi che viaggiano sulle linee per la Grecia. Ciò che ci ha maggiormente colpito a bordo di Cruise Barcelona è stata l'attenzione per il passeggero e la gentilezza dell'equipaggio. Complimenti.
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